Add new comment

Trend

La gestione dell’esercizio 2022, nel contesto della fragile ripresa dall’emergenza internazionale per l’epidemia Coronavirus, è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio 2022, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull’operatività delle imprese.

Il Gruppo ha attivato, già a partire dal secondo trimestre dell’anno, campagne volte al monitoraggio della clientela particolarmente esposta all’incremento dei prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime, al fine di identificare in anticipo i potenziali segnali di deterioramento delle esposizioni. Tali iniziative, che hanno interessato un portafoglio di oltre € 10 miliardi, hanno fornito segnali confortanti, con solo € 95 milioni di crediti classificati a deteriorati nel secondo semestre 2022, oltre ai € 55 milioni già classificati nel corso del secondo trimestre.

Per quanto riguarda invece l’esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l’Ucraina, alla data del 31 dicembre 2022, essa presenta un importo complessivamente trascurabile.

Nell’anno, il Gruppo ha posto le basi per una completa integrazione del business assicurativo con l’acquisizione, perfezionata in data 22 luglio 2022 a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, dell’81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante nel ramo vita, per un corrispettivo di € 309,4 milioni. Bipiemme Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.

Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM nel mese di aprile aveva infatti deliberato di esercitare l’opzione per l’acquisto dal partner Covéa Coopération SA dell’81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., di cui Banco BPM già possedeva una quota del 19%.

Le due compagnie, che hanno contestualmente modificato la propria denominazione sociale in Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, sono state consolidate integralmente a decorrere dal secondo semestre 2022.

L’operazione, conclusa in via anticipata rispetto alla data del 31 dicembre 2023 prevista nel Piano Strategico, è inoltre funzionale all’ottenimento del riconoscimento dello status di “conglomerato finanziario” per accedere ai benefici nel trattamento prudenziale dell’investimento partecipativo derivanti dall’applicazione del c.d. “Danish Compromise”, in corso di valutazione da parte delle competenti Autorità.

Per quanto concerne il ramo Danni/Protezione, Banco BPM nel secondo semestre, a seguito del processo competitivo volto a valutare eventuali opzioni di partnership, in data 23 dicembre 2022 ha sottoscritto un term-sheet vincolante con Crédit Agricole Assurances che prevede (i) la cessione della partecipazione del 65% del capitale di Banco BPM Assicurazioni e, subordinatamente al riacquisto da parte della Banca, della partecipazione del 65% del capitale di Vera Assicurazioni attualmente detenuta da Cattolica Assicurazioni e (ii) l’avvio di una partnership commerciale della durata di 20 anni nel settore Danni/Protezione.

L’operazione, il cui perfezionamento è previsto entro la fine del 2023, si basa su una valorizzazione del 100% delle Compagnie Assicurative pari a € 400 milioni.

A fine 2022 è stato inoltre ridefinito il modello organizzativo e di governance della Capogruppo: il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM del 21 dicembre 2022 ha infatti definito la nuova articolazione della Direzione Generale e dei vertici esecutivi. Più in dettaglio è stata istituita la Condirezione Generale Chief Financial Officer (CFO), ridefinito il perimetro della Condirezione Generale Chief Business Officer (CBO), costituita la nuova funzione Corporate & Investment Banking (CIB) e istituita la carica di Chief Risk Officer (CRO).

Il nuovo assetto favorisce un migliore coordinamento delle attività del Gruppo rispetto al percorso tracciato nel Piano Strategico 2021-2024 e agevola il governo degli ambiti a maggiore complessità in coerenza con l’evoluzione del contesto esterno, per meglio rispondere alle aspettative sulla governance maturate negli ultimi anni anche a livello di vigilanza.

L’ulteriore progresso del processo di derisking (€ -2,6 miliardi nell’esercizio, inclusa la cessione relativa al progetto “Argo” finalizzata nel secondo trimestre dell’anno) ha consentito di registrare una riduzione dell’NPE ratio lordo che si è attestato al 4,2% (rispetto al 5,6% di inizio anno).

Nell’ambito della strategia di gestione dei crediti deteriorati sono state previste ulteriori cessioni in arco piano di oltre € 500 milioni, con un evidente beneficio sullo stock di crediti deteriorati lordi e sugli indicatori della qualità del credito, il cui impatto economico atteso è già stato addebitato al conto economico nel primo semestre del 2022.

Nell’anno il Gruppo ha inoltre realizzato importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio 2022 è stata infatti perfezionata una emissione subordinata Tier 2, con scadenza dieci anni per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo; a questa operazione si è aggiunta nel mese di aprile, l’emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali, che consentendo di raggiungere il target di capitale Additional Tier 1, ha ulteriormente rafforzato la posizione patrimoniale del Gruppo.

Nell’esercizio si sono inoltre concluse tre emissioni di green bond nell’ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework: la prima, nel mese di marzo, relativa a Green Covered Bond per un ammontare di € 750 milioni e scadenza cinque anni, destinata a investitori istituzionali; la seconda in settembre, avente ad oggetto titoli Green Senior Non Preferred Bond per € 500 milioni nominali e scadenza quattro anni e l’ultima nel mese di novembre, con l’emissione Green Senior Non Preferred per un ammontare pari a € 500 milioni, con scadenza cinque anni e due mesi. A tali operazioni si è aggiunta una ulteriore emissione, nel gennaio 2023, di titoli Green Senior Preferred per € 750 milioni, anch’essa destinata a investitori istituzionali.

A tali operazioni si aggiunge l’ulteriore emissione, nel mese di luglio, di un Green Senior Preferred Bond, per € 300 milioni nominali, sottoscritti da un singolo investitore in private placement per finanziare erogazioni green, che integra la strategia ESG di Banco BPM.

Tali emissioni rappresentano la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzano e caratterizzano le diverse aree di business della Banca.

Nel 2022 Banco BPM ha concluso un programma di acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti per complessive n. 4.582.640 azioni (pari allo 0,30% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore totale pari a € 16 milioni. A seguito della conclusione di tale programma e tenuto conto delle assegnazioni effettuate ai dipendenti nel corso del periodo, le azioni proprie detenute da Banco BPM al 31 dicembre 2022 ammontano a n. 6.159.480, pari allo 0,41% del capitale sociale.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per l’esercizio 2023 sono i seguenti:

- CET 1 ratio: 8,71%;
- Tier 1 ratio: 10,69%;
- Total Capital ratio: 13,33%

Al 31 dicembre 2022 la piena solidità patrimoniale del Gruppo Banco BPM è confermata dall’ampio superamento di tali requisiti prudenziali, sia assumendo a riferimento i coefficienti effettivi calcolati in conformità ai criteri transitori in vigore per il 2022 (phased-in) sia considerando i coefficienti patrimoniali calcolati in base ai criteri in vigore a regime (fully phased).

Infine, sul fronte dei rating di credito assegnato a Banco BPM, si ricorda che:

in data 26 aprile 2022, Fitch Ratings ha proceduto all’assegnazione dei nuovi rating, tutti in area Investment grade, con Outlook Stabile. In dettaglio, il Long Term Issuer Default Rating assegnato è pari a BBB- e il Long-term Deposit rating a BBB. Il giudizio ha riflesso una valutazione positiva su diversi fattori, fra i quali: ricavi, profilo di rischio, raccolta, capitalizzazione e qualità del management;

in data 11 maggio 2022, Moody’s Investors Service ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-term senior unsecured rating a Ba1 e il Long-term deposit rating a Baa2, con Outlook Stabile. Tale miglioramento ha riflesso principalmente i miglioramenti raggiunti dalla Banca nella qualità del credito a seguito del continuo processo di derisking nel proprio portafoglio di impieghi. Moody’s ha evidenziato altresì la posizione patrimoniale di Banco BPM, che si posiziona ad un livello nettamente superiore rispetto ai requisiti regolamentari;

in data 14 ottobre 2022, DBRS ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-Term Deposits da BBB a BBB (high) e Long-Term Issuer Rating/Senior Debt da BBB (low) a BBB, con trend Stabile. Anche questa azione di rating ha riflesso il successo ottenuto dal Banco BPM nel miglioramento della propria posizione finanziaria, in particolare in termini di qualità degli attivi, redditività ed efficienza operativa.

Order

Plain text

  • No HTML tags allowed.
  • Web page addresses and e-mail addresses turn into links automatically.
  • Lines and paragraphs break automatically.
Disclaimer. No Investment Advice Provided.
Privacy of Site | © 2024 All rights reserved.
Need help? Contact us!